si chiamano Alabama Shakes, hanno poco più di 20 anni ciascuno e vengono dall'Alabama, appunto.
uscito da pochi mesi l'album di debutto Boys&Girls, sono stati per me una scoperta sensazionale. un mix di southern rock, blues e soul con la graffiante voce -quasi a ricordare Janis Joplin- della cantante Brittany, si sente che tirano fuori tutto, da loro stessi e da chi li ascolta.
e mentre Heartbreaker va, noi facciamo un'altra tappa a Firenze e più precisamente sul Lungarno, dove troviamo un ristorante di cui non tralascerò nulla.
Siamo al Borgo San Jacopo all'interno del Lungarno Hotel http://www.lungarnocollection.com/it/hotel-collection/firenze/hotel-lungarno/bars-e-dining/ristorante-borgo-san-jacopo.html sono le 21.30 e tira un po' di vento. Il tavolo riservato è sull'incantevole terrazzina che dà su Ponte Vecchio, ma anche all'interno troviamo uno spazio piuttosto ricercato con un bellissimo soppalco con travi a vista a sovrastare due sale. Atmosfera rilassata, luci fioche, personale estremamente cortese.
Sicuramente il fatto di potersi tuffare -o lanciare qualcuno- nell'Arno senza alcuna difficoltà crea un effetto di romantica tranquillità, unito al fatto che la terrazza ospita soltanto 8 posti, di conseguenza l'intimità è assicurata.
Carta dei vini ben fornita, andando anche oltre i confini italiani. Questa volta la scelta va su un Ribolla Gialla - Ferruccio Sgubin, prodotta nel Collio a nord di Gorizia. Aromatico e leggero, secco e molto persistente.
La carta offre la possibilità di una degustazione di terra e una di mare, di seguito una serie di interessanti proposte da cui sono scaturite 4 scelte rivelatesi molto positive. Un po' lunga l'attesa tra l'entrée e l'antipasto essendo rimasti pochi tavoli, ma poi il servizio è proseguito bene. Buono il pane al cacao insieme a grissini super slim.
lo chef (Beatrice Segoni, in realtà credo fosse presente il secondo chef) manda questo assaggio di filetto di ombrina in crosta di pane su cremina di patate e peperoni. corretto e molto piacevole.
qui abbiamo invece una triglia in 3 tempi: mantecata, marinata e arrosto. quest'ultima era palesemente fritta, ma comunque buona e la mousse davvero delicata.
superbo il crudo di filetto di chianina su zabaione leggero e crumbe salato, appagante per tutti e 5 i sensi, ma anche tutti e 6 per chi li avesse.
passando ai secondi abbiamo un'impeccabile tempura di mazzancolle, scorfano, fiori di zucca e fiori di loto. non sarò mai in grado di ricreare una frittura così asciutta e croccante, mai!
e qui un filetto (la bestia non è sempre la stessa) con finferli (ma nel mio caso porcini) saltati e tabacco. ora, la mia richiesta di cottura media è stata soddisfatta, ma il tabacco nella restrizione di accompagnamento non so dove fosse. nel complesso, però, buon piatto.
dulcis in fundo ecco un tris di dessert, creati dalla stessa mano di colui-che-fa-il-pane come spesso accade. assolutamente deliziosi.
sicuramente non un luogo 'economico' ma per occasioni particolari assolutamente consigliato. un plauso.
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