premetto che io detesto quel posto (ebbene non sono così massaia come credevate) a meno che non ci si vada di lunedì mattina presto con 7 persone in giro e non di più.
se anche voi, come me, pensavate che la triglia fosse il pesce più odioso da pulire è perché non avete ancora provato l'ARINGA!
è stata un'ardua lotta, ma poi mi ha ripagata dei 7 grembiuli sudati con il suo sorprendente gusto.
...poi quelli sono svedesi, mentre il Clupea harengus è uno tra i piatti tipici olandesi e danesi. ed è stato proprio rifacendomi alle loro tradizioni che ho voluto provare a cucinarla (anche perché non avrei saputo tentare altro tipo d'approccio essendo la prima volta).
se anche voi volete cimentarvi in questo semplice (a parte i primi 30minuti) gratin di aringa procuratevi:
un'aringa affumicata
una patata
una cipolla
latte
panna
pan grattato
burro
la prima cosa da fare è sfilettare la suddetta a meno che non abbiate un pesciaiolo di fiducia che allora fa il lavoro sporco per voi. ma non illudetevi perché il bello arriva ora.
dovete immergere i santi filetti in una pentola di latte bollente e lasciarli lì a morire per qualche minuto, perché l'affumicatura è davvero forte (lo sentirete dall'odore che impregnerà le pareti della vostra cucina per i seguenti 12 giorni) e questo aiuterà ad affievolirla un poco. dopodiché sarà semplicissimo togliere la pelle MA NON ALTRETTANTO togliere le spine! buon lavoro :)
al termine di questa operazione con la quale ho voluto intimorirvi -in realtà non è poi così terribile- non spaventatevi se il rimanente pesce vi sembrerà esiguo: basterà.
ora preparate il resto degli ingredienti: affettate sottilmente la patata e tagliate la cipolla ad anelli. prendete quindi una terrina ed imburratela generosamente, adagiatevi qualche fetta di patata, qualche anello di cipolla, alcuni pezzi di aringa, versate un po' di panna e ripetete l'operazione su più strati per poi concludere con un'abbondante spolverata di pan grattato e qualche fiocchetto di burro in superficie.
forno 180° per 40minuti (sì ok è estate ma agli scandinavi sai cosa gliene frega...)
e il risultato
vi lascio, quindi, in compagnia di una bella olandese che sicuramente conoscerete e che è probabilmente cresciuta a pane e aringhe o patate e aringhe che dir si voglia...e se il risultato è questo, mica male!
se anche voi, come me, pensavate che la triglia fosse il pesce più odioso da pulire è perché non avete ancora provato l'ARINGA!
è stata un'ardua lotta, ma poi mi ha ripagata dei 7 grembiuli sudati con il suo sorprendente gusto.
...poi quelli sono svedesi, mentre il Clupea harengus è uno tra i piatti tipici olandesi e danesi. ed è stato proprio rifacendomi alle loro tradizioni che ho voluto provare a cucinarla (anche perché non avrei saputo tentare altro tipo d'approccio essendo la prima volta).
se anche voi volete cimentarvi in questo semplice (a parte i primi 30minuti) gratin di aringa procuratevi:
un'aringa affumicata
una patata
una cipolla
latte
panna
pan grattato
burro
la prima cosa da fare è sfilettare la suddetta a meno che non abbiate un pesciaiolo di fiducia che allora fa il lavoro sporco per voi. ma non illudetevi perché il bello arriva ora.
dovete immergere i santi filetti in una pentola di latte bollente e lasciarli lì a morire per qualche minuto, perché l'affumicatura è davvero forte (lo sentirete dall'odore che impregnerà le pareti della vostra cucina per i seguenti 12 giorni) e questo aiuterà ad affievolirla un poco. dopodiché sarà semplicissimo togliere la pelle MA NON ALTRETTANTO togliere le spine! buon lavoro :)
al termine di questa operazione con la quale ho voluto intimorirvi -in realtà non è poi così terribile- non spaventatevi se il rimanente pesce vi sembrerà esiguo: basterà.
ora preparate il resto degli ingredienti: affettate sottilmente la patata e tagliate la cipolla ad anelli. prendete quindi una terrina ed imburratela generosamente, adagiatevi qualche fetta di patata, qualche anello di cipolla, alcuni pezzi di aringa, versate un po' di panna e ripetete l'operazione su più strati per poi concludere con un'abbondante spolverata di pan grattato e qualche fiocchetto di burro in superficie.
forno 180° per 40minuti (sì ok è estate ma agli scandinavi sai cosa gliene frega...)
e il risultato
dadaaaan! |
Aringhe d'estate?!?!?! Si vede che hai proprio voglia del Natale! CARO EMERALDO è invece va sempre bene secondo me!
RispondiEliminaperdonate gli errori di scrittura Ma mi è impazzito il T9...
RispondiEliminaSMETTILA DI CHIEDERE SCUSA O SVELERò LA TUA IDENTITà
RispondiElimina