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25 ottobre 2012

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I turisti a Parma.
Ma cos’avranno tanto da fotografare? Un sacco di inglesi, qualche giapponese, ma soprattutto italiani in gita. Che non si capisce cosa si aspettino…
Ogni volta che ne incontro uno io sotto casa mi chiede ‘scusa dov’è il centro?’
E io abito dietro al Duomo.
Spero almeno che vengano per mangiare perché per quello allora sì, saprei cosa indicare.
Specialmente se si trovano nei pressi del suddetto, c’è un posticino che farebbe al caso loro, vostro, di tutti.
Proprio ad un angolo della piazza di Battistero e Duomo -che ora ha qualche impalcatura, ma vale la pena vederne l’interno- trovate Angiol D'Or.
Ambiente minimale e fine, aperto a pranzo e cena, combina i prodotti di cui può vantarsi il territorio parmense con un tocco di creatività che non guasta.

Tra gli antipasti è sempre bello trovare la tartare di Fassona piemontese, servita in modo semplice, ma forse un po’ troppo ‘triturata’.


In carta era prevista una coscia d’anatra arrostita, ma viene sostituita con il petto, per i miei gusti un po’ troppo cotto.


Il dolce, la celebre Duchessa di Parma (e qui mi ricollego a V M L) tipica torta qui servita in monoporzione, davvero ottimo: si compone di due dischi di frolla alla nocciola, intervallati da ganache al cioccolato e zabaione, il tutto sovrastato da zucchero a velo, ciliegina candita e granella di nocciola intorno.


È stata anche la sera in cui ho assaggiato il Nabucco, vino ottenuto da uve di Barbera e Merlot prodotto proprio sulle colline qui dietro (Ozzano Taro), gradazione piuttosto importante, ho apprezzato molto.
Adeguati anche i prezzi, forse leggermente lento il servizio non essendo piena la sala, ma voglio sempre pensare di essere capitata male io.
Nel complesso forse non un’eccellenza, ma piacevole e adatto ad una cena o un pranzo non impegnativo.

A presto…



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