I
turisti a Parma.
Ma
cos’avranno tanto da fotografare? Un sacco di inglesi, qualche giapponese, ma
soprattutto italiani in gita. Che non si capisce cosa si aspettino…
Ogni
volta che ne incontro uno io sotto casa mi chiede ‘scusa dov’è il centro?’
E
io abito dietro al Duomo.
Spero
almeno che vengano per mangiare perché per quello allora sì, saprei cosa
indicare.
Specialmente
se si trovano nei pressi del suddetto, c’è un posticino che farebbe al caso
loro, vostro, di tutti.
Proprio
ad un angolo della piazza di Battistero e Duomo -che ora ha qualche
impalcatura, ma vale la pena vederne l’interno- trovate Angiol D'Or.
Ambiente
minimale e fine, aperto a pranzo e cena, combina i prodotti di cui può vantarsi
il territorio parmense con un tocco di creatività che non guasta.
Tra
gli antipasti è sempre bello trovare la tartare di Fassona piemontese, servita
in modo semplice, ma forse un po’ troppo ‘triturata’.
In
carta era prevista una coscia d’anatra arrostita, ma viene sostituita con il
petto, per i miei gusti un po’ troppo cotto.
Il
dolce, la celebre Duchessa di Parma (e qui mi ricollego a V M L) tipica torta qui
servita in monoporzione, davvero ottimo: si compone di due dischi di frolla alla
nocciola, intervallati da ganache al cioccolato e zabaione, il tutto sovrastato
da zucchero a velo, ciliegina candita e granella di nocciola intorno.
È
stata anche la sera in cui ho assaggiato il Nabucco, vino ottenuto da uve di
Barbera e Merlot prodotto proprio sulle colline qui dietro (Ozzano Taro),
gradazione piuttosto importante, ho apprezzato molto.
Adeguati
anche i prezzi, forse leggermente lento il servizio non essendo piena la sala,
ma voglio sempre pensare di essere capitata male io.
Nel
complesso forse non un’eccellenza, ma piacevole e adatto ad una cena o un
pranzo non impegnativo.
A
presto…
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